AMMONIMENTO alle Entità Sportive Nazionali che minacciano squalifiche o sanzioni pecuniarie.

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CEO Italian Authority of Boxing  In Italia mi sono dibattuto duramente sulla questione che non è più accettabile il continuo verificarsi di minacce ad atleti,  addirittura con  la stesura di vere e proprie circolari da parte di alcune Federazioni.  

Partendo dal presupposto che lo sport è per tutti e nessuno ha diritti di esclusiva, vorrei far chiarezza in merito ai seguenti aspetti:

1. Le Associazioni Sportive Dilettantistiche sono nate per promuovere attività sportiva.

2. Ogni cittadino ha il diritto di poter praticare sport liberamente,dove meglio gli pare e dove meglio crede di esser tutelato.

3. Lo sport è di tutti e non di alcuni.

Sulla base di queste considerazioni, ribadiamo che ogni cittadino è libero di partecipare a manifestazioni sportive organizzate da qualsiasi Entità Sportiva che è libera di organizzare eventi sportivi di ogni disciplina presente nel proprio statuto.

Ogni circolare emessa da EPS o FSN dei comitato olimpico nazionale,  che vanta un monopolio rispetto ad una disciplina sportiva è da ritenersi contraria alle norme dell’UE come stabilito nel dicembre 2017 a seguito di pene inflitte illegittimamente ad atleti che hanno partecipato ad eventi non riconosciuti da un Organizzazione Internazionale di una disciplina ben precisa.   

Per molti lo sport è una passione, ma può anche essere un'attività economica. Riconosciamo e rispettiamo il ruolo delle federazioni sportive internazionali che possono essere responsabili della definizione delle regole del gioco, della salute, integrità e sicurezza degli atleti  e della garanzia di una buona governance sportiva.    Tuttavia, bisogna di stabilire se tali regole vengano utilizzate abusivamente per imporre un monopolio sull'organizzazione di eventi sportivi e/o per limitare la concorrenza. 

Gli atleti possono evolversi al più alto livello solo per alcuni anni e ci devono essere delle buone ragioni per impedire loro di partecipare ad eventi sportivi.

Ritengo sia un dovere nonchè un diritto di ogni attore del modo sportivo Italiano di adeguarsi alla pronuncia della Commissione Europea denunciando ogni qualsivoglia  irregolarità che dovesse essere riscontrata a tal proposito.  Entità Sportive Nazionali   stanno modificando il proprio statuto e le  proprie regole interne ed altre stanno per andare a giudizio.

La Commissione ha deciso di proseguire questa indagine perché evidenzia accuse specifiche di violazioni del diritto della concorrenza a livello internazionale che vanno oltre le questioni più ampie di governance interna o regolamentarie di una federazione sportiva.

Tutti i colleghi dirigenti,  i maestri e gli atleti sono invitati a denunciare e segnalare spiacevoli episodi in cui Entità Sportive Nazionali minacciano di squalifica o sanzioni pecuniarie Associazioni ed atleti che partecipano ad iniziative sportive “da loro non autorizzate”.

 GUIDO CARLI  

ref. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5771_fr.htm